Unione Europea: sette paesi rinnovano la richiesta di inserire nella Costituzione il riferimento alle radici cristiane
ROMA, 22.
I Governi di sette Paesi dell’Unione Europea hanno sottoscritto una lettera inviata ieri alla presidenza di turno irlandese per rinnovare la richiesta di inserire un riferimento alle radici cristiane dell’Europa nella Costituzione. La notizia è stata data ieri dai Ministeri degli esteri dell’Italia e della Polonia, le cui diplomazie hanno promosso l’iniziativa alla quale hanno aderito il Portogallo e quattro dei Paesi entrati nell’Ue, come la Polonia stessa, con l’allargamento dello scorso 1º maggio, cioè Malta, Lituania, Repubblica Ceca e Slovacchia.
Un portavoce ministeriale italiano ha detto che nella recente riunione della Conferenza intergovernativa (Cig) a Bruxelles i Ministri degli esteri italiano e polacco, Franco Frattini e Boguslaw Majewski, hanno definito l’iniziativa con i colleghi degli altri cinque Paesi che l’hanno appoggiata. “Noi speriamo che anche altri Paesi della Unione Europea vorranno firmarla”, ha detto da parte sua all’agenzia polacca Pap il portavoce del Ministero degli esteri di Varsavia, Boguslaw Majewski.
Ricevendo il Presidente polacco Aleksander Kwasniewski mercoledì 19 maggio, nel 60º anniversario della battaglia di Montecassino, Giovanni Paolo II aveva detto che il sangue versato allora dai polacchi è “un forte argomento nella discussione su quale forma spirituale dare all’Europa” e aveva espresso apprezzamento per le autorità polacche “che non risparmiano sforzi per difendere la presenza dei valori cristiani nella Costituzione Europea. Ho fiducia che tali iniziative diano un proficuo risultato”.
(©L’Osservatore Romano – 23 Maggio 2004)