Un cristiano convertito dall’islam è stato ucciso per la sua fede in Iraq. Ziwar Muhammad Isma’il, tassista nella zona curda del nord Iraq è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco mentre si trovava alla stazione di taxi di Zakho, la mattina del 17 febbraio.
Abd al-Karim Abd al-Salam ha avvicinato Ziwar intimandogli di tornare all’islam. Quando questo ha rifiutato, l’aggressore ha sparato con un fucile automatico. Gli altri tassisti presenti dopo aver inseguito l’assassino lo hanno consegnato alla polizia. Abd al-Salam ha spiegato alle forze dell’ordine che Maometto gli era apparso in sogno chiedendogli di uccidere il cristiano.
Ziwar, padre di 5 bambini, si era convertito al cristianesimo 7 anni fa. Egli non aveva mai nascosto la sua fede nonostante ricevesse minacce dai parenti e da altri musulmani della zona. Arrestato per due volte, era sempre stato scarcerato senza accuse.
In paesi come Iran, Sudan e Arabia Saudita, dove è in vigore la shar’ia (la legge islamica), per i convertiti dall’islam è prevista la pena di morte, l’annullamento del matrimonio e la confisca delle proprietà. Sebbene l’area settentrionale sotto l’amministrazione curda sia una zona moderata e con una forte presenza cristiana, i cristiani convertiti subiscono spesso l’ostilità dei parenti e della società.
19/02/2005 Asianews