La commissione Affari sociali della Camera ha dato il primo via libera, con il solo voto della Cdl, esclusa Chiara Moroni del Nuovo Psi, all’indagine conoscitiva sull’applicazione della legge 194 da chiudersi entro il 31 gennaio 2006…
Roma, 30 nov (Adnkronos Salute) – La commissione Affari sociali della Camera ha dato il primo via libera, con il solo voto della Cdl, esclusa Chiara Moroni del Nuovo Psi, all’indagine conoscitiva sull’applicazione della legge 194 da chiudersi entro il 31 gennaio 2006. L’Unione ha abbandonato l’aula al momento del voto. L’Ufficio di presidenza della commissione trasmetterà ora la richiesta al presidente Casini, che dovrà decidere se dare o meno il via libera. In caso affermativo, sarà un voto finale di tutta la commissione ad avviare lindagine. L’indagine prevede una lista di audizioni: il ministero della Salute, la Conferenza Stato-Regioni, i medici di famiglia, l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, il Movimento per la vita, Progetto famiglia, la Confederazione consultori di ispirazione cristiana, l’associazione antropologi esistenzialisti, l’Aied, i medici dei consultori, l’Istituto superiore della Sanità e i medici che applicano la 194 allinterno degli ospedali. Realisticamente, si potrà partire con l’indagine alla riapertura dei lavori a gennaio. Se poi si dovrà chiudere entro il 31 vedremo, dipenderà dai tempi, spiega il presidente della commissione, Giuseppe Palumbo di Forza Italia. L’Udc, che ha presentato la proposta, esulta: La reazione della sinistra dimostra che abbiamo colpito nel segno. Ora attendiamo la risposta del presidente della Camera, che dovrà dire sì o no. Poi, è evidente che in commissione si riproporrà lo stesso schema, quindi l’indagine parte, dice Anna Maria Leone. La Lega, come spiega il capogruppo Francesca Martini, ha detto sì perchè l’indagine è un dovere, e perchè dà sostanza a un dibattito svolto sui giornali e fuori dai palazzi. Però chiediamo la calendarizzazione della nostra proposta di legge sui consultori. Dure le critiche dell’opposizione. Noi diciamo no ad atti propagandistici -spiega Rosi Bindi, della Margherita-. Per questo abbiamo proposto di dedicare le ultime sedute della commissione a discutere la relazione del ministro della Salute su questa materia, che tra l’altro non abbiamo mai esaminato. Oltre, in tre settimane effettive di lavoro non si può fare. Non ci sono i tempi reali nè quelli politici. Per Grazia Labate, capogruppo Ds, lindagine è una cosa ridicola. Mentre Tiziana Valpiana, del Prc, aggiunge: E solo una proposta per far spostare l’elettorato cattolico sullUdc. Sulla stessa linea Chiara Moroni, che non ha partecipato al voto: Sono scandalizzata, si tratta della risposta politica alle richieste della Cei. Cè solo una volontà propagandistica. Mi chiedo come si possa fare un’indagine in tre settimane. (Adnk/Adnkronos Salute) |