Il 75% dei cittadini del Missouri decide di cambiare la Costituzione:
vietati i matrimoni omosessuali
Il Missouri, uno dei 38 Stati dell’Unione in cui le unioni omosex erano già proibite per legge, diventa il primo a decidere una modifica costituzionale per impedire in maniera inequivocabile i matrimoni gay e lesbici
Gli elettori del Missouri hanno deciso di proibire i matrimoni tra persone dello stesso sesso, approvando con una maggioranza larghissima, pari a circa il 75 per cento, una modifica della Costituzione dello Stato. Il Missouri, uno dei 38 Stati dell’Unione in cui le unioni omosex erano già proibite per legge, diventa così il primo a decidere una modifica costituzionale per impedire in maniera inequivocabile i matrimoni gay e lesbici, dopo che erano diventati legali, dal maggio di quest’anno in Massachusetts, ma solo per i residenti nello Stato. Una modifica della Costituzione viene considerata, dagli oppositori ai matrimoni omosessuali, l’unico modo sicuro per proibirli, evitando eventuali ricorsi, come è successo oltre che in Massachusetts anche in California. Nello Stato del Sole, considerato uno dei più progressisti e dove migliaia di matrimoni erano stati celebrati, all’inizio della primavera, soprattutto a San Francisco, i matrimoni gay e lesbici sono teoricamente proibiti per legge, ma le organizzazioni di difesa dei diritti civili si sono rivolte ai tribunali, sostenendo che la legge non rispetta la costituzione dello Stato, non dando gli stessi diritti a tutti i cittadini. Almeno 12 altri Stati dell’Unione hanno avviato l’iter per modificare la propria Costituzione, definendo il matrimonio “una unione tra un uomo e una donna”, mentre i repubblicani hanno presentato, anche se con poche possibilità di successo, un emendamento per modificare in questo senso la Costituzione Federale degli Usa. Il prossimo referendum di questo tipo si svolgerà in Lousiana il 18 settembre, mentre otto altri Stati ne organizzeranno uno in coincidenza con le elezioni presidenziali del 2 novembre. Con il Missouri, salgono a cinque gli Stati che hanno proibito, attraverso la Costituzione, le unioni omosex. Anche il presidente George W. Bush, che punta alla rielezione il 2 novembre, è entrato nella batttaglia contro i matrimoni omossessuali giocando la carta della Costituzione Federale.
La Padania [Data pubblicazione: 05/08/2004]