Insegnanti scuole paritarie: in Parlamento si alza una voce in loro difesa

L’On. Bignami ha presentato un atto di vigilanza ispettiva rivolto al Ministro della Pubblica Istruzione: riguarda la gravissima discriminazione a danno degli insegnanti delle scuole paritarie.

Il Parlamentare bolognese di Fratelli d’Italia denuncia la contraddizione tra
– la legge istitutiva del concorso straordinario per essere assunti nelle scuole medie e superiori
– il bando di concorso relativo (QUI).

L’interrogazione fa riferimento ad un incontro con alcune organizzazioni sindacali (QUI), verosimilmente di orientamento socialista, che potrebbe esser la causa della discriminazione verso i professori cristiani.


Comunque sia, le grandi associazione di scuole libere che sono prive di rappresentanza, potrebbero aver trovato chi le sostiene.

Infatti, già lo scorso 2 ottobre 2019, FIDAE, CdO Opere Educative, CNOS Scuola, CIOFS e FAES, avevano rilasciato un comunicato stampa congiunto (QUI) in cui chiedevano «che a tale procedura possano partecipare anche i docenti non abilitati che insegnano nelle paritarie», denunciano come «la norma vigente (legge 62/2000) obbliga le scuole paritarie ad utilizzare docenti abilitati, ma lo Stato, cui spetta il dovere/diritto di abilitare i docenti, non avvia i percorsi che possano permettere ai giovani laureati di conseguire l’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria».

L’atto ispettivo dell’On. Bignami  (bignami_g@camera.it) va in tale direzione e – per la libertà di educazione di tutti, sia laici che cattolici – ed è un primo passo da coltivare e far crescere… un’occasione per farsi sentire ai più alti livelli delle politiche scolastiche.

Dunque, combattiamo!

FattiSentire.org
Bologna, 21/2/2020

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Riportiamo l’atto di vigilanza ispettiva dal sito della Camera dei Deputati (https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/04755&ramo=CAMERA&leg=18 ):

BIGNAMI. — Al Ministro dell’istruzione.
– premesso che:

  • il decreto-legge «scuola» n. 126 convertito dalla legge n. 159 del 2019 ha previsto un concorso straordinario per la scuola secondaria finalizzato all’immissione in ruolo dei docenti precari che abbiano prestato servizio «presso le istituzioni statali e paritarie» (articolo 1, comma 7);
  • recenti notizie segnalano l’esclusione dei docenti delle scuole paritarie dagli schemi dei decreti dei concorsi inviati dal Ministero dell’istruzione al Consiglio superiore della pubblica istruzione;
  • la legge n. 62 del 2000 ha previsto che il sistema nazionale di istruzione sia costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie;
  • il ruolo di servizio pubblico svolto dalle scuole paritarie è stato autorevolmente riconosciuto dalla Corte costituzionale (sentenza n. 220 del 2007 e n. 242 del 2014);
  • ai sensi del decreto-legge n. 255 del 2001 (convertito dalla legge n. 333 del 2001) «i servizi di insegnamento prestati dal 1o settembre 2000 nelle scuole paritarie sono valutati nella stessa misura prevista per il servizio prestato nelle scuole statali»;
  • solo limitatamente ad alcune finalità del riconoscimento del servizio prestato presso le scuole paritarie la giurisprudenza si è mostrata divisa: alla recente sentenza della Corte di cassazione n. 32386/2019 dell’11 dicembre 2019 si contrappongono varie altre sentenze, quali quelle Corti di appello di Milano (n. 760/2016) e de L’Aquila (n. 235/2018);

 

  • infatti, la sentenza della Corte di Cassazione citata si riferisce al riconoscimento dell’anzianità di servizio ai fini della ricostruzione di carriera, non già alla possibilità di partecipare ai concorsi;
  • la decisione di escludere gli insegnanti delle scuole paritarie dal concorso straordinario sembra, pertanto, fare riferimento all’intesa con alcune organizzazioni sindacali del 1o ottobre 2019, non già alle leggi vigenti;
  • la bozza del bando del concorso presente anche su siti specializzati prevede come requisiti: un titolo di studio che permetta l’accesso alla classe di concorso; almeno tre annualità di servizio, almeno una delle quali specifica per la classe di concorso per la quale si concorre;
  • un accordo con organizzazioni sindacali non appare una fonte giuridica sufficiente per escludere i docenti di circa 2.200 scuole secondarie parificate.

— Per sapere

  • in base a quali criteri e presupposti giuridici sia stata decisa l’esclusione dei docenti delle scuole paritarie dal concorso straordinario;
  • quali iniziative intenda adottare al fine dell’immediata modifica del bando in corso di predisposizione.

(4-04755)

Questo articolo ha un commento

  1. Elisa Allegri

    Libertà di educare.

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