Prime indicazioni elettorali:
DDL Zan, droga, fisco liberticida
Lo scorso 13 agosto, un periodico di sinistra ha svelato gli obiettivi che il Partito Democratico si propone per la prossima legislatura:
– DDL Zan e matrimonio egualitario
– obbligo per le imprese di retribuire con un salario minimo; colpire in svariate forme chi ha risparmiato e ha investito: premiare con sussidi statali chi non lavora
– droga e suicidio-eutanasia legalizzate.
Basta riflettere un attimo per rendersi conto che si tratta del millenario attacco socialistico alla famiglia, alla proprietà come libertà concreta, a Dio.
Sì, a Dio: perché – non potendo colpire dio direttamente – il socialismo vuole sfigurarne la sua opera.
Così, ogni colpo inferto alla vita umana è fatto in odio al suo Creatore.
Il Partito Democratico non è erede soltanto dell’Unione Sovietica e di Marx. Nel 1884 Friedrich Engels pubblica “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato“, allo scopo di dimostrare la transitorietà di una serie di istituzioni quali la famiglia, il diritto e lo stato stesso.
Il PD, con tutto il Centro-Sinistra, conserva quegli obiettivi, ma li amplia travestendo da “diritti” innumerevoli attacchi alla vita umana: dopo l’aborto legale e la fecondazione artificiale, arriveranno droga e “fine vita”, compreso suicidio e assassinio legale della nonna (eutanasia).
La tesi secondo cui il Partito Democratico è, di fatto, il degno erede del socialismo panteista non è peregrina.
Il grande economista Giuseppe Toniolo, dell’Università di Pisa, indentifica in Platone (Cfr. Le leggi) “il grande dottrinario del socialismo” e nello “ordinamento comunistico di Lipari, più tardi quello di Megara, più esteso quello di Creta (Minosse), più celebre quello di Sparta (Licurgo), senza dire di Rodi, di Eraclea, ecc.” diverse applicazioni del socialismo.
Più di recente il prof. Safarevic dell’università di Mosca ha ricostruito la successione di numerose forme di socialismo negli ultimi due millenni, con una sottolineatura all’odio verso la procreazione dei catari.
Per questi ed altri studiosi i denominatori comuni di ogni espressione politica del socialismo comprende sempre l’odio verso almeno una di queste istituzioni: odio verso la famiglia, la proprietà e la religione.
Risulta evidente che ogni persona dotata di retta ragione, cattolici inclusi, non possa votare per alcun partito di Centro Sinistra.
FattiSentire.org
Bologna, 20 agosto 2022