IL «GIORNALE» SCAMBIA LA CHIESA ITALIANA CON IL VATICANO |
Basta una sola parola e tutto cambia. Potremmo dire così del sorprendente titolo che è comparso ieri a pagina 6 del Giornale, e che annunciava un articolino in cui si dava conto delle novità intervenute circa i dati (positivi per la Chiesa) attribuiti per l’anno in corso dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Quello tuttavia era l’unico elemento esatto della notizia, per il resto solo confusione: aumentano, infatti, e non diminuiscono le offerte volontarie, e queste non concorrono a determinare l’ammontare dell’8×1000. Ancora peggio è andata per il titolo, che suonava così: «Al Vaticano oltre un miliardo dall’otto per mille», e dove era stato semplicemente scambiato il soggetto: anziché del Vaticano si trattava – e si tratta – della Chiesa italiana. Un errore piccolo, diranno i colleghi del Giornale, e per di più indotto dal desiderio di evitare la ripetizione con il titolo sovrastante in cui pure compariva la parola Chiesa. Il dramma è che non è così, e che scambiando anche solo una parolina si fa uno strafalcione enorme, e si contribuisce, pur senza volerlo, a quel clima di malainformazione di cui negli ultimi tempi si sono avute varie prove. Ovvio infatti che i soldi dei contribuenti italiani non possano andare al Vaticano, sarebbe qualcosa di mostruoso, mentre è vero che una quota parte del reddito può dai contribuenti essere devoluto nella formula dell’8×1000 alla Chiesa cattolica che opera in Italia oppure, a scelta, ad una delle altre confessioni religiose o allo Stato. Da Avvenire.it |