ARABIA SAUDITA – Riadh Il Mufti del Regno dell’Arabia Saudita, lo sceicco Abdel Aziz, ha duramente condannato, ieri, l’attentato terroristico compiuto mercoledì 21 aprile, dalle “Falangi dei Haramein” contro il palazzo della Sicurezza Generale a Via Al- Washm a Riadh.
In un comunicato diramato dall’ufficio del Mufti si legge che “coloro che stanno dietro a questo attacco sono poche persone smarrite mascherati di religione”.
Il Mufti Abdel Aziz ha ammonito affermando che “non è lecito a chiunque coprire quei criminali e chiunque lo faccia diventa complice del loro crimine”.
Il Mufti ha inoltre sottolineato in un’intervista rilasciata alla TV di Stato Saudità che “ chiunque si macchi di sangue musulmano innocente è punito con le fiamme eterne dell’inferno”.
Egli ha anche espresso “pieno sostegno ai governanti dell’Arabia Saudita” ed ha lodato l’operato degli agenti della sicurezza che “difendono il territorio musulmano da quelle persone smarrite”.
L’attentato che sembra di matrice islamica è stato condannato anche dai Fratelli Musulmani egiziani, che lo hanno definito “di natura criminosa”.
La Guida Generale dei Fratelli Musulmani Mohammed Mahdi Akaf giudica l’attacco “una trasgressione contro i dettami dell’islam che ordina la salvaguardia delle anime, del sangue, dei beni e degli onori”.
L’attentato è stato condannato anche da paesi laici come la Siria, il cui presidente Bashar Al-Assad ha inviato una lettera al re saudita di condoglianze per le vittime , definendo l’attentato “un’azione terroristica”. (PB)
Da: AsiaNews del 23 aprile 2004