La sinistra comincia dalle droghe leggere…

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Ferrero (Prc) e Marrazzo vogliono droga libera


Imbarazzo nell’Unione. Avanza l’ipotesi di legalizzare le droghe leggere e permettere l’autocoltivazione della marijuana…


 

«La prima cosa da fare sarà abrogare la legge Fini-Giovanardi prima che faccia altri danni. Contemporaneamente va ripristinata la distinzione tra droghe leggere e pesanti». Il neo ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero (Prc) si accoda ai progetti di smantellamento delle riforme del governo Berlusconi già avanzati dai colleghi del nuovo esecutivo. Come se non bastasse, dalla Regione Lazio, guidata da Piero Marrazzo, arriva l’annuncio di un’ipotesi di legalizzazione della cannabis a scopo terapeutico. Il Consiglio regionale, infatti, sta studiando una legge apposta per permettere l’autocoltivazione della marijuana. Fatto, questo, che sta suscitando non po che polemiche. Insomma, i compagni hanno già deciso che drogarsi fa bene. Il neo ministro Ferrero (Rifondazione) ha anche annunciato di pensare a una «depenalizzazione del consumo», dicendo che ci dovrà essere «una secca differenza tra consumo e spaccio. La massima repressione dovrà riguardare lo spaccio, soprattutto delle droghe pesanti». «La direzione di marcia», ha aggiunto, «potrebbe essere verso la legalizzazione delle droghe leggere, ma se ne dovrà discutere. Essenziale è abrogare la Fini Giovanardi». L’ex ministro Udc ha difeso la “sua” legge, «che è in sintonia con le norme Onu» , stigmatizzando il fatto che «un ministro straparli di cose serie con superficialità». Critico anche Gasparri (An) che parla di «ministro abusivo», mentre Pedrizzi (ancora An) si chiede se i cattolici del l’Unione concordino con questa proposta.


Libero 20 maggio 2006