Il 4 giugno i pacifisti manifesteranno contro la visita di G.W. Bush a Roma, ma contro i dittatori del Terzo mondo non si sono mai scomodati. Anzi.
Tarek Aziz
Ultima visita in Italia: 13-15
febbraio 2003
Vice primo ministro alla vigilia della caduta del regime di Saddam Hussein, durante la sua visita a Roma e ad Assisi definì il rais «un buon padre di famiglia per gli irakeni» e «una guida affidabile».
Parlando delle efferatezze che il regime compiva, nel 2002 Kenneth Pollack ha scritto: «Questo è un regime che cava gli occhi ai bambini per costringere i genitori a confessare.
Che rompe le ossa dei piedi di una bambina di due anni per costringere sua madre a dire dov’è nascosto suo padre. Questo è un regime che immerge lentamente le sue vittime in vasche di acido per ottenere confessioni o per ucciderle. Questo è un regime che ha usato armi chimiche contro i suoi stessi cittadini di etnia curda non solo ad Halabja, ma in decine di altri villaggi. Questo è un regime che ha sperimentato le sue armi chimiche e biologiche sui prigionieri di guerra iraniani.
Questo è il destino che attende ogni anno migliaia di irakeni. Stime approssimative fissano a 200mila il numero delle persone che negli ultimi venti anni sono entrate nel sistema carcerario e delle quali non si è più saputo nulla».
Fidel Castro
Ultima visita in Italia: 14-19 novembre 1996
Capo dello Stato cubano dal 1° gennaio 1959, ha creato un regime a partito unico di stampo comunista, nel quale sono totalmente bandite la libertà di stampa (incluso l’accesso a Internet), di espressione, di associazione politica, sindacale e di iniziativa economica. A metà degli anni Novanta Cuba contava almeno 400 prigionieri politici. Human Rights Watch e prigionieri rilasciati come Armando Valladares hanno documentato a più riprese le torture ai danni dei detenuti: pestaggi con bastoni di legno, sbarre di ferro e manici di baionetta, escrementi e urina versati sui prigionieri, medicine e ospedalizzazione negata a malati gravi. Non si hanno notizie di carcerieri puniti per tali comportamenti.
Nel marzo 2003 il governo cubano ha fatto arrestare e condannare a pene varianti fra i 6 e i 28 anni di carcere 75 oppositori non violenti comprendenti giornalisti, sindacalisti, editori indipendenti, medici, insegnanti e attivisti dei diritti umani. In occasione della visita di Fidel Castro a Roma nel 1996 l’onorevole Paolo Cento (Verdi) dichiarò in Parlamento: «Esprimo, a nome dei parlamentari verdi, un sentimento di solidarietà al presidente della repubblica cubana Fidel Castro che oggi verrà a Roma…».
Wen Jibao
Ultima visita in Italia: 7-9
maggio 2004
È il primo ministro del paese responsabile della più lunga e duratura occupazione militare dell’epoca contemporanea: la Cina popolare che dal 1950 occupa e colonizza il Tibet, per secoli stato indipendente sotto la guida dei Dalai Lama. L’insurrezione del 1959 è stata repressa nel sangue con l’uccisione di almeno 87mila tibetani, fra i quali centinaia di monaci buddisti. Molti altri sono morti in carcere per violenze e torture.
Ancor oggi almeno 170 monaci e monache buddisti sono incarcerati, mentre 6mila monasteri sono stati chiusi o demoliti. La composizione demografica del Tibet è stata stravolta: i tibetani, circa 2 milioni e mezzo, oggi sono una minoranza di fronte a 7 milioni di cinesi immigrati. Il Tibet è stato pesantemente deforestato a trasformato in pattumiera nucleare, le sue città storiche stravolte.
La Cina perseguita le minoranze religiose come i cattolici in comunione con Roma e la setta Falun Gong, che conta ormai 860 suoi praticanti morti dall’inizio della persecuzione. La Cina è il paese del mondo col più alto numero di esecuzioni capitali: 10mila all’anno secondo fonti ufficiose.
Robert Mugabe
Ultima visita in Italia: 8-11
giugno 2002
Presidente dello Zimbabwe, è responsabile del più devastante processo di involuzione economica mai conosciuto da un paese africano. Granaio dell’Africa australe negli anni Ottanta e Novanta, oggi lo Zimbabwe sopravvive solo grazie agli aiuti internazionali con 5,5 milioni di abitanti denutriti su 12 milioni, una disoccupazione del 70% e un tasso di inflazione del 526% annuo; il pil è diminuito del 33% negli ultimi cinque anni.
Tutto ciò in conseguenza dell’esproprio violento e della redistribuzione inefficiente e clientelare delle terre dei coltivatori bianchi. Per difendere il suo regime agli sgoccioli Mugabe, che negli anni Ottanta aveva fatto sterminare 5mila civili di un’etnia avversa, ha organizzato campi di addestramento alla tortura e all’omicidio politico per le milizie giovanili del suo partito, all’interno dei quali le ragazze sono abitualmente violentate. Recentemente Mugabe ha ordinato l’arresto dei presidi delle scuole private perché hanno aumentato le rette del 75% per far fronte all’inflazione sette volte più alta. Nel 2002 alloggiò col suo numeroso seguito per tre notti all’hotel Hilton di Roma a spese della Fao, senza che nessun manifestante lo disturbasse.
A Cura Di Rodolfo Casadei
Sezione: Dossier
Rubrica: Dossier
Numero: 21 – 20 Maggio 2004
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