Sentiamo un pò che cosa pensiamo di morale e dintorni
Sondaggio dimostra che se la destra dormigliona si svegliasse,
qualcosa di serio potrebbe combinarlo
Embrioni, caso Buttiglione e matrimonio gay: sorpresa, tanti la pensano scorrettamente Quella che segue è una semplice ma significativa verifica. Il Foglio ha commissionato un sondaggio a un istituto di rilevamenti, la Bruno Poggi Associati, sulla base di quattro domande relative ad altrettante importanti questioni etiche, oggi alla ribalta dalla cronaca politica italiana, ma non solo. Le prime due domande riguardano la legge 40 sulla procreazione assistita e le critiche che le vengono mosse dai promotori dei referendum; le altre due prendono spunto dalla censura dell’europarlamento al commissario Rocco Buttiglione e dalla riforma del diritto di famiglia spagnolo avviata dal premier Zapatero. Abbiamo scelto di chiamare le cose con il loro nome, senza eufemismi e giri di parole, e per ogni punto sono state riportate, in forma necessariamente sommaria ma non criptica, le ragioni delle due posizioni in campo. Al di là del merito dei risultati, c’è da rimarcare la bassissima, quasi inesistente percentuale di chi si dichiara “senza opinione”. Segno che i temi del sondaggio sono assai sentiti, e che ci sono guerre culturali che vale la pena di combattere, lealmente e accettando il verdetto della maggioranza, perché metter loro il silenziatore significa perdere un’occasione di libertà.
1. Se fosse abrogata la legge 40 sulla fecondazione assistita, come vogliono coloro che hanno chiesto un referendum, non ci sarebbe più alcun limite per la produzione in laboratorio di embrioni. La legge fissa oggi questo limite in tre embrioni e prescrive che gli embrioni vengano impiantati nell’utero della donna che ne ha chiesto la produzione e vuole diventare mamma, allo scopo di trasformare uno o più tra questi embrioni in un bambino partorito nell’ambito di una coppia sterile. Il principio della legge è che l’embrione è il nucleo originario della vita umana, è un essere microscopico e debole ma già concepito, e dunque non lo si può eliminare o congelare e poi eliminare come se fosse solo materia grezza. Coloro che vogliono abrogare la legge sostengono invece che la salute della donna e il suo diritto di avere figli come e quando vuole è più importante di ogni altra considerazione.
Lei è più d’accordo con il principio affermato dalla legge o con quello affermato da coloro che vogliono abrogare la legge?
D’accordo con la legge 49 %
D’accordo con chi la vuole abrogare 46 %
Senza opinione 5 %
Commento del Foglio. Nel quesito sono state esposte sia le ragioni di chi sostiene la legge sia quelle di chi la osteggia, in relazione alla possibilità di creare embrioni in sovrannumero, pur sapendo che alcuni di essi saranno destinati a distruzione. Una maggioranza significativa di persone si pronuncia perché, di fronte al diritto di ottenere un bambino sempre e comunque, sia ribadito il limite del rispetto per gli embrioni creati appositamente per rispondere a quel desiderio. Prevale la visione dell’embrione come nucleo originario della vita umana e non come materia grezza da trattare con indifferenza. Un pronunciamento importante su quello che si può senza dubbio considerare il nodo centrale della legge. Posto che la questione venga proposta ai cittadini con chiarezza.
2. Esistono coppie portatrici di malattie ereditarie che vogliono avere figli ma solo nella sicurezza che siano sani. Decidono di ricorrere alla fecondazione medicalmente assistita. Vogliono che siano prodotti embrioni in un numero alto e che questi embrioni, cioè le cellule all’origine di quello che sarà un feto e poi un bambino, siano sottoposti a diagnosi prima dell’impianto nell’utero della donna. Quelli malati o presunti malati (la scienza dice che la sicurezza assoluta non è possibile) saranno eliminati, e con loro saranno eliminati quelli sani che sono in sovrannumero. Il signor Loris Angelo Brunetta, talassemico, è andato in televisione a dire: io ci sono e sono contento di esserci, nonostante la mia malattia. Altri talassemici testimoniano delle sofferenze di coppie che hanno o rischiano di avere figli talassemici.
Secondo lei deve prevalere il diritto di non essere scartati e di esistere rivendicato dal signor Brunetta oppure deve prevalere il diritto di alcune coppie portatrici di malattie ereditarie ad avere un figlio sano con questi metodi, cioè selezionando gli embrioni ed eliminando quelli malati o in sospetto di malattia e quelli in sovrannumero?
Non selezione 43 %
Selezione 54 %
Senza opinione 3 %
Commento del Foglio. In questo caso, le ragioni della legge 40, che vieta la diagnosi preimpianto, sono bocciate. Il diritto a usare la tecnica per evitare di mettere al mondo un figlio malato o che potrebbe risultare tale vince sul principio generale di rispetto per la vita. Anche il sacrificio di embrioni sovrannumerari sani, in quest’ottica, appare alla maggioranza come un prezzo da pagare al desiderio o diritto di far nascere un figlio sano.
3. Un uomo politico italiano, Rocco Buttiglione, è stato designato dal governo al ruolo di commissario europeo. Una commissione del Parlamento europeo che ne esaminava l’idoneità gli ha domandato, tra le altre cose, che cosa pensasse dell’omosessualità. L’uomo politico ha risposto così: penso che nessuno debba essere discriminato per i suoi comportamenti privati e che tutti i cittadini sono o devono essere titolari di eguali diritti di fronte alla legge, e mi comporterò di conseguenza nel mio ruolo di commissario, ma aderisco alla dottrina cattolica e dunque considero l’omosessualità un peccato contro la morale.
Secondo lei questo politico deve poter esercitare il suo mandato oppure deve esserne privato a causa delle sue idee personali e del suo credo religioso?
Deve poter esercitare il suo mandato 66 %
Non deve poter esercitare il suo mandato 32 %
Senza opinione 2 %
Commento del Foglio. La schiacciante maggioranza di chi pensa che non possa esserci condanna delle opinioni personali, quando si sia fatta preliminarmente professione di lealtà verso una Carta costituzionale che garantisce i diritti di tutti, dimostra come l’attacco contro Buttiglione sia percepito da una stragrande percentuale del campione come una decisione criticabile. Tanto più criticabile perché, in nome della non discriminazione degli omosessuali, viene esercitata una discriminazione nei confronti di chi rivendica le proprie convinzioni senza sovrapporle dogmaticamente al suo ruolo pubblico. Il verdetto è chiaro: a confondere morale, da una parte, e legge e Costituzione, dall’altra, non sarebbe quindi Rocco Buttiglione, ma proprio chi lo ritiene inadatto a esercitare il suo mandato.
4. Il governo spagnolo ha proposto di modificare il codice civile e di realizzare una completa equiparazione tra il matrimonio tradizionale e quello omosessuale. Il codice e il diritto di famiglia non devono più menzionare un marito e una moglie, perché sarebbe discriminatorio verso le coppie di omosessuali maschi e quelle di omosessuali femmine. Esistono solo coniugi senza identità sessuale differenziata. E quanto ai figli, che possono essere adottati o prodotti attraverso la fecondazione medicalmente assistita in vari modi, il diritto di averli e di allevarli deve essere anch’esso pienamente equiparato a quello di una famiglia tradizionale, composta da un uomo e da una donna.
Secondo lei questa nuova impostazione legale del matrimonio è giusta o è sbagliata?
Giusta 22 %
Sbagliata 77 %
Senza opinione 1 %
Commento del Foglio. Chiamate a giudicare un assetto di diritto familiare decisamente rivoluzionario, anche rispetto a quanto è ora in discussione in Italia su coppie di fatto e cosiddetti Pacs (patti civili di solidarietà), le persone che hanno risposto al sondaggio bocciano decisamente la soluzione alla Zapatero, mentre soltanto l’un per cento del campione si dichiara incerto. Il risultato, di per sé chiarissimo, è ancora più significativo se lo si lega alla domanda precedente. Non crediamo sia ipotizzabile che la disapprovazione per l’assoluta equiparazione del matrimonio tra omosessuali a quello tra eterosessuali venga solo dai cattolici, o sia dovuta a motivi legati alle convinzioni religiose. E’ invece ipotizzabile che si manifesti, in questa sonora bocciatura, il fastidio per qualcosa che possiamo pittorescamente definire il passo politicamente corretto più lungo della gamba.
Il Foglio 21 ottobre 2004