Papa Benedetto XVI al Collegio Cardinalizio: “Alle intense emozioni provate si assommano un intimo bisogno di silenzio e due sentimenti tra loro complementari: un vivo desiderio del cuore di ringraziare e un senso di umana impotenza dinanzi all’alto compito che mi attende”.
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza questa mattina nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, i Cardinali presenti a Roma. “Alle intense emozioni provate in occasione della morte del mio venerato predecessore Giovanni Paolo II e poi durante il Conclave e soprattutto al suo epilogo si assommano un intimo bisogno di silenzio e due sentimenti tra loro complementari – ha detto il Papa – : un vivo desiderio del cuore di ringraziare e un senso di umana impotenza dinanzi all’alto compito che mi attende.”
In particolare il Santo Padre ha espresso i propri sentimenti di gratitudine a Dio, che lo ha voluto nonostante l’umana fragilità, Successore dell’apostolo Pietro, quindi a tutti coloro che hanno dimostrato la loro “spirituale solidarietà” (Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, giovani e anziani), ad ognuno dei membri del Collegio Cardinalizio, “per l’attiva collaborazione da essi prestata alla gestione della Chiesa durante la Sede Vacante”. Benedetto XVI ha poi rivolto un particolare saluto ai Cardinali che, “a motivo della loro età o per malattia, non hanno preso parte al Conclave”, ed un grazie sentito a quanti, “con diverse mansioni, hanno cooperato all’organizzazione e allo svolgimento del Conclave”.
Il Papa ha quindi ringraziato i Cardinali della fiducia accordatagli, invitandoli a non fargli mai mancare il loro sostegno: “Non resta pertanto, a me e a tutti noi insieme, che accettare dalla Provvidenza la volontà di Dio e fare del nostro meglio per corrispondervi, aiutandoci gli uni gli altri nell’adempimento dei rispettivi compiti a servizio della Chiesa”. Infine Benedetto XVI ha ricordato i suoi Predecessori: il beato Giovanni XXIII, i servi di Dio Paolo VI e Giovanni Paolo I e specialmente Giovanni Paolo II, “la cui testimonianza nei giorni scorsi, più che mai, ci ha sostenuto e la cui presenza continuiamo ad avvertire sempre viva”.
Prima di concludere il suo discorso invocando Maria, Mater Ecclesiae, il Papa ha rivolto ai Cardinali questa esortazione: “Ciascuno tornerà ora nella rispettiva Sede per riprendere il suo lavoro, ma spiritualmente resteremo uniti nella fede e nell’amore del Signore, nel vincolo della celebrazione eucaristica, nella preghiera insistente e nella condivisione del quotidiano ministero apostolico. La vostra spirituale vicinanza, i vostri illuminati consigli e la vostra fattiva cooperazione saranno per me un dono del quale vi sarò sempre riconoscente e uno stimolo a portare a compimento il mandato affidatomi con totale fedeltà e dedizione.” (S.L.) (Agenzia Fides 22/4/2005)