ENNESIMA PROVA
la Chiesa in Austria è governata dai mass media
La diocesi di Linz, dopo essere stata guidata per 23 anni dal benedettino mons. Maximilian Aichern, considerato un “liberal”, dal 2005 è stata affidata a mons. Ludwig Schwarz, salesiano. Per la cronaca mons. Maximilian Aichern si dimise con due anni di anticipo rispetto alla scadenza «naturale» dei 75 anni di età, in virtù del canone 401/2 del Codice di diritto canonico che contempla le dimissioni di un vescovo per “malattia o altre gravi ragioni”. Il 31 gennaio scorso il Santo Padre, Benedetto XVI, ha provveduto alla nomina di un vescovo ausiliare per la diocesi di Linz, nella persona del Rev.do Gerhard Maria Wagner (nella foto sotto), parroco di Windischgarsten (diocesi di Linz).
La stampa austriaca ha subito scritto che nella diocesi di Linz «l\’era liberal» era ormai definitivamente terminata con la nomina di Wagner, definito come un ultra-conservatore. Dopo che per anni la diocesi di Linz era stata guidata da mons. Maximilian Aichern, un vescovo di «larghe vedute». E così è incominciato l’attacco mediatico con argomentazioni incredibili… L’attacco ha ricevuto un chiaro appoggio anche dall’interno della comunità ecclesiale. Basti riferire dell’incredibile rifiuto di accettare il vescovo ausiliare da parte di ben 31 decani (su 35) della diocesi. Oppure della riunione straordinaria della conferenza episcopale austriaca – avvenuta lunedì 16 febbraio – in cui nessuno ha difeso mons. Wagner. Anzi, il documento finale dell’assise di fatto sconfessa la scelta di Roma di nominarlo vescovo e, incredibilmente, chiede che il Vaticano faccia proprio un migliore processo di scelta ed esame nelle nomine episcopali.
E così mons. Gerhard Maria Wagner, prendendo atto di questa situazione drammatica, ha chiesto al Papa di revocare la sua nomina a vescovo ausiliare di Linz.
Rivolgiamo un GRAZIE/DANKE a mons. Wagner per l’amore manifestato per la Chiesa in questa terribile ed allucinante situazione.
Ora, se la sua richiesta verrà accolta, tornerà nella sua parrocchia, piena di fedeli che lo stimano profondamente, a fare il parroco ed a illuminare le coscienze. In Austria pare ce ne sia un gran bisogno.
Mentre i diaconi, sacerdoti ed anche quei vescovi che nei giorni scorsi si sono “scagliati” contro di lui sui mass media, canteranno vittoria per un paio di giorni, ma poi torneranno alle loro comunità paurosamente deserte e non dal 31 gennaio 2009, ma da molto di più… Povera Austria!
Il vaticanista A. Tornelli ha svelato alcuni particolari importanti della dolorosa vicenda…
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