Orchi rossi + LGBT: il cancro Bibbiano si diffonde fino a… Bologna?

Il consigliere comunale Marco Lisei capogruppo di Forza Italia a Bologna ha ascoltato l’appello di fattisentire.org lo scorso 5 luglio  presentando un’interrogazione intesa a capire se il fenomeno della sottrazione di minori per affidarli a coppie LGBT riguarda anche Bologna.
Il risultato riassunto dal Carlino del 26 luglio è clamoroso.

  1. In una conferenza stampa tenuta assieme all’Onorevole Galeazzo Bignami si è reso noto che «alla data del 16 luglio scorso [gli affidi] erano 78 […] Numero già superiore, e siamo solo a metà anno, a quelli raggiunti alla data del 31 dicembre degli anni scorsi».
  2. Proseguono i due esponenti di Forza Italia: «E non ci rassicura neppure che in due circostanze gli affidi siano a coppie dello stesso sesso, così come le collaborazioni esistenti con il mondo Lgbt da parte dei servizi sociali».
  3. A questi allarmanti indizi sono da aggiungere «contatti con i servizi sociali dei Comuni della Val d’Enza per la gestione di alcuni minori [Il Comune] ha affidato interventi di supervisione ai gruppi di lavoro al centro Hansel e Gretel». (altro…)

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Rimini gay pride? Il centro-destra c’è! (e anche il Vescovo)

Il capogruppo Marco Fiori con il Segretario Lega Romagna On. Jacopo Morrone

Coraggiosa presa di posizione del capogruppo Lega per Salvini: il sindaco di Ferrara prenda esempio!

Un nascente Comitato di cattolici è all’opera per estendere il rifiuto di ogni patrocinio e agevolazione.

La condanna anche del vescovo Mons. Lambiasi, anch’essa da contrapporre al silenzio dell’arcivescovo di Ferarra:
Il Papa ha condannato senza mezzi termini le ideologie del gender, considerate come colonizzazioni ideologiche […]
Papa Francesco ha respinto in modo incondizionato ogni equiparazione tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio su matrimonio e famiglia […]
Oltre alle riserve circa messaggi e linguaggi, non credo che eventi come il summer pride aiutino a ad affrontare in modo costruttivo la rivendicazione di diritti”.

 

Naturalmente, le lobby LGBT rispondono con un caso di presunta aggressione nel quale, come sempre, l’aggressore non viene identificato: e, come al solito, nonostante l’assistenza di un avvocato non viene sporta denuncia.

 

Ma vediamo le dichiarazioni del capogruppo Marco Fiori.

L’attacco della Lega: “Il Rimini Summer Pride inutile, anacronistico e ridicolo”

E’ un attacco diretto al Summer Pride (la manifestazione riminese per imporre l’ideologia lgbt che si terrà in città il prossimo 27 luglio) quello del capogruppo leghista in consiglio comunale a Santarcangelo Marco Fiori che definisce l’evento “Ormai una manifestazione completamente inutile ed anacronistica se non addirittura ridicola“.

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Emilia-Romagna. Legge liberticida omotransnegatività: il PD chiede aiuto… al Sindaco leghista pro-Gay Pride!

Il consigliere regionale Marchetti (BO) al lavoro accanto a Salvini.

Innanzi tutto, firmiamo per aiutare il povero Sindaco di Ferrara a capire cosa vuole chi lo ha eletto: https://www.fattisentire.org/fabbricambiarotta/

Il PD conta sul Sindaco leghista di Ferrara. Il Segretario regionale del PD sente il Sindaco “vicino”, al punto da chiedergli aiuto per far approvare la legge sull’omotransnegatività: «la Lega cambierà il proprio atteggiamento in aula? […] Si farà carico di spiegare che dal “medioevo il mondo è andato avanti”?» (vedi: https://www.estense.com/?p=793132 ).

La Lega non è Fabbri. Le posizioni del sindaco Fabbri NON sono quelle del centro-destra che l’ha candidato. Una prova è questa eccellente intervista rilasciata dal consigliere regionale leghista D. Marchetti (BO), che conferma «la nostra completa contrarietà a questa legge» (vedi: https://www.ferraraitalia.it/marchetti-lega-regione-via-libera-alla-legge-contro-le-discriminazioni-per-orientamento-sessuale-178419.html ).

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Firma la petizione: Sindaco di Ferrara, inverti la rotta!

Ferrara pride, 28-6-19. Ecco come gli attivisti hanno accolto il Sindaco leghista Fabbri.

Il Sindaco di Ferrara è andato al gay pride e l’Arcigay ha dichiarato che continuerà a ricevere finanziamenti, affitti agevolati e a educare nelle scuole.
Il Sindaco Fabbri ha tradito i suoi elettori, le linee guida del centro-destra e del suo stesso partito
Aiutiamo il Sindaco a fare il bene di Ferrara e la volontà del suo elettorato.

Se risiedi in Emilia-Romagna FIRMA LA PETIZIONE
per chiedere ai Segretari di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia
che il Sindaco di Ferrara metta in atto provvedimenti a favore della maternità e della famiglia, togliendo il sostegno a chi vuol distruggere la famiglia.

Sindaco di Ferrara, inverti la rotta!

FS

Gentili Segretari della Lega, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia dell'Emilia-Romagna.
Il Sindaco di Ferrara è andato al gay pride e la locale Arcigay ha dichiarato che continuerà a ricevere finanziamenti, affitti agevolati e a entrare nelle scuole.
La mia famiglia ed io vi chiediamo, invece, che metta in atto provvedimenti a favore della maternità e della famiglia, togliendo il sostegno agli eterofobi e a chi vuol distruggere la famiglia naturale.
Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti,

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Emilia-Romagna: nuovi orrori dal sistema rosso+LGBT

Gli indagati partecipavano a incontri e conferenze in tutta la Regione, con il Patrocinio di Amministrazioni PD: qui le prove della presenza al gay pride di Mantova. Le opposizioni facciano emergere legami e collusioni! (clicca per ingrandire)

Un giudice minorile costretto alle dimissioni per aver rifiutato di affidare i bambini agli orchi: da leggere tutto, fino in fondo.
E il 9 luglio il PD si appresta ad approvare la legge che istituisce il reato di non essere gay-friendly.

Gli indagati partecipavano a incontri e conferenze in tutta la Regione, con il Patrocinio di Amministrazioni PD: qui a fianco le prove della presenza al gay pride di Mantova.
Le opposizioni facciano emergere legami e collusioni!

Le amministrazioni di centro-destra – e in particolare il sindaco leghista di Ferrara – prendano coscienza di chi si sta finanziando.

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Sembra un uomo pensoso e forse triste, Francesco Morcavallo. Se davvero lo è, il motivo è una sconfitta. Perché, malgrado una battaglia durata quasi quattro anni, non è riuscito a smuovere di un millimetro quello che ritiene un «meccanismo perverso» e insieme «il più osceno business italiano»: il troppo facile affidamento di decine di migliaia di bambini e bambine all’implacabile macchina della giustizia.

Dal settembre 2009 al maggio 2013 giudice presso il Tribunale dei minorenni di Bologna, Morcavallo ne ha visti tanti, di quei drammatici percorsi che iniziano con la sottrazione alle famiglie e finiscono con quello che lui definisce l’«internamento» (spesso per anni) negli istituti e nelle comunità governati dai servizi sociali. Da magistrato, Morcavallo ha combattuto una guerra anche culturale contro quello che vedeva intorno a sé. Ha tentato di correggere comportamenti scorretti, ha cercato di contrastare incredibili conflitti d’interesse. Ha anche denunciato abusi e qualche illecito. È stato a sua volta colpito da esposti, e ne è uscito illeso, ma poi non ce l’ha fatta e ha cambiato strada: a 34 anni ha lasciato la toga e da pochi mesi fa l’avvocato a Roma, nello studio paterno. Si occupa di società e successioni. E anche di diritto della famiglia, la sua passione.

Dottor Morcavallo, quanti sono in un anno gli allontanamenti decisi da un tribunale dei minori «medio», come quello di Bologna? Sono decine, centinaia?
Sono migliaia. Ma la verità è che nessuno sa davvero quanti siano, in nessuna parte d’Italia. Lo studio più recente, forse anche l’unico in materia, è del 2010: il ministero del Lavoro e delle politiche sociali calcolava che al 31 dicembre di quell’anno i bambini e i ragazzi portati via dalle famiglie fossero in totale 39.698. Solo in Emilia erano 3.599. Ma la statistica ministeriale è molto inferiore al vero; io credo che un numero realistico superi i 50 mila casi. E che prevalga l’abbandono.

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Ferrara. Lettera aperta di elettori di centro-destra al Sindaco leghista pro gay pride

Ferrara pride, 28-6-19. Ecco come gli attivisti LGBT hanno accolto il Sindaco leghista Fabbri.

riceviamo e pubblichiamo volentieri

 

Egregio Sindaco Alan Fabbri, a Ferrara è nato un gruppo che è corretto definire etico.
È nato in conseguenza della Sua partecipazione, o come la ha definita Lei, “capatina”, alla “festa di quartiere” dell’orgoglio gay (pride), perché tanti ferraresi, che la hanno sostenuta, si sono sentiti traditi.

Sindaco Fabbri, Lei ha preso parte alla festa degli attivisti LGBT ORGOGLIOSI (pride), ed ha voluto farsi vedere con loro in fotografie (selfie).
Tuttavia, non ha tenuto lo stesso comportamento con i suoi elettori che Le hanno richiesto chiarimenti ed appuntamenti: ha preferito defilarsi, ignorando le loro istanze.
Questo atteggiamento arrogante e assolutistico rischia di danneggiare tutto il centro-destra.

Ecco il punto: la tendenza omosessuale è disordine della sfera sessuale, che come tale nessuno condanna, purché sia ben chiara la positiva naturalità della sessualità nelle sue sostanziali differenze tra maschio e femmina.
Discorso diverso è quello relativo agli attivisti LGTB, asserviti al PD, eterofobi e che hanno come scopo la distruzione della famiglia naturale.

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Ferrara. Il Sindaco leghista è andato al gay pride

Il Sindaco Alan Fabbri fa i selfie al gay pride (courtesy of estense.com)

Finalmente il Neosindaco di Ferrara ha parlato… ma, purtroppo, sbagliando tutto.
Meglio sarebbe stato se fosse rimasto zitto: sembra infatti di sentire un’antica logica illuministica, così sintetizzabile: non mi interessa perché mi hanno votato, so io cosa è bene per i miei elettori.
I soliti cattolici-moderati, sempre servi di ogni potere, oggi sono impegnati in acrobazie incredibili per svendere i principi non negoziabili per una poltroncina.
—–

A) “non è che se io la penso in un modo, gli altri non possano avere un’altra idea ed esprimerla. Il Ripagrande Pride è una festa che riguarda tutta la via e Ferrara. Di sicuro ci andrò”.

  • Il Sindaco confonde la libertà di espressione con il finanziamento pubblico ad iniziative che vogliono distruggere la famiglia naturale e corrompere le future generazioni;
  • Un pride riguarda solo una piccolissima parte di una città: 200 persone, non tutte ferraresi. Infatti, se Via Ripagrande viene riempita, è solo grazie ad attivisti LGBT che vengono da fuori: un pride è sempre occasione di nuove “amicizie”, cioè di sesso facile in strutture ricettive convenzionate.

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Bomba a Bologna: 7.500 bimbi sotto attacco gender… col sostegno del Comune!

115 Nidi e Asili, 7.500 bambini, 1.700 dipendenti, 73 milioni di euro all’anno: sono queste le dimensioni dell’istituzione cui il Comune di Bologna affida i servizi per l’infanzia (1).
Attraverso questa struttura, l’Assessorato alle Differenze di Genere a guida Partito Democratico ha sostenuto un progetto che prevede la lettura di libri utili a confondere l’identità sessuale di bimbi da zero a due anni (2).

Alcuni esempi dei messaggi che vengono insinuati nella mente dei nostri bambini:
Utero in affitto: “Roy e Silo sono due pinguini maschi […] Si vogliono bene e si sentono una vera famiglia quando finalmente nasce il piccolo Tango, il loro unico pulcino!” (E con tango siamo in tre, Junior, 2010)
Distruzione della famiglia naturale: “C’è chi ha due mamme. C’è chi ha due papà […]” (Una famiglia è una famiglia… sempre! , La Margherita, 2017)
Eterofobia:I cinque malfatti sono cinque tipi strani. Finché un giorno in mezzo a loro, come una punizione divina, piomba, lui: il Perfetto. (I cinque malfatti, TopiPittori, 2014)

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Elezioni europee: conferme da parte avversa

La lobby LGBT conferma involontariamente la bontà di alcuni candidati favorevoli alla vita e alla famiglia.

Nel sito https://europee2019.votoarcobaleno.it/candidati/ l’Arcigay ha confermato che nella circoscrizione nord-orientale i candidati

  • Bizzotto Mara – Lega
  • Posteraro Alfredo – Forza Italia
  • Facci Michele – Fratelli d’Italia

indicati da fattisentire.org sono tutti “100% gay unfriendly”.

Riprendiamo pertanto con maggiore energia quanto indicato il 12 maggio https://www.fattisentire.org/elezioni-26-5-2019-vita-umana-famiglia-proposta-preferenze/ e facciamolo conoscere.

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Che fine ha fatto la Scalfarotto emiliano-romagnola? (elezioni)

«Al momento non ci sono convocazioni» è la laconica frase che da 41 giorni occupa la pagina della Commissione incaricata di varare la legge regionale contro l’omotransnegatività.
Ma non dobbiamo illuderci che il pericolo costituito dalla legge liberticida ed eterofoba sia stato scongiurato.
Vediamo perché.

Lo scorso 10 aprile abbiamo ringraziato i nostri Vescovi e chi ha collaborato allo stallo legislativo della legge regionale (vedere: https://www.fattisentire.org/scalfarotto-emiliano-romagnola-vittoria-ma-non-ci-basta/ ).
In quella seduta di Commissione, il Centro-Destra ha sottoscritto alcuni emendamenti proposti da consiglieri PD per spaccarlo. I 5 Stelle han chiesto una legge ancora peggiore. A quel punto, il Partito Democratico (PD) ha fatto opposizione alla propria proposta di legge (!!!) rimandando l’approvazione sine die (1).

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