Davvero l’islam non c’entra?
I Turchi agli armeni: “Nessun genocidio”
Il 2006 sarà l’anno della grande campagna contro il genocidio armeno. Lo ha deciso il governo turco…
ADN Kronos – Gio 12 Gen
Sanaa, 12 gen . – (Adnkronos/Ign) – Una donna yemenita ha impiccato il figlio di 12 anni perché ogni suo tentativo di riportarlo alla disciplina era fallito. Lo riporta il quotidiano yemenita ’26 September’.
Il potere civile deve costruire moschee?
Alcuni recenti fatti balzati all’onore della cronaca domandano una riflessione attenta e pacata in merito ai rapporti fra la società civile, la comunità cristiana e la sempre più numerosa presenza dell’Islam fra di noi…
di Mons. Alessandro Maggiolini
Vescovo di Como
Islamici in ambienti cattolici
Ci sono certi religiosi che si sentono sempre sciolti dall’obbedienza al vescovo diocesano. Essi si ritengono sempre illuminati dallo Spirito. E’ il caso questa volta dei Padri Somaschi di Albate (Como).
Nei giorni scorsi era stata chiusa la moschea di via Pinio a Camerlata (Como) per la mancanza dei requisiti di legge. La risposta degli islamici erano state minacce di occupazione del Comune di Como e di altre iniziative non esattamente legali. Anche se nessuno li obbliga, si erano rifiutati di condannare gli atti di terrorismo di matrice islamica avvenuti in questo tempo, come quello di Netanya (città gemellata con Como). Hanno una bella pretesa queste persone di essere esenti dal rispetto delle leggi e di pretendere dalle istituzioni quello che esse non riescono a garantire ai cittadini italiani. Ma tant’è, ormai siamo abituati alle sparate dei radicali islamisti. Meno abituati vorremmo essere alla «tonteria» di certo clero.
Infatti i Somaschi di Albate hanno ospitato i musulmani per la preghiera del venerdì nelle loro strutture. Il tutto dicendo che avevano avvertito le autorità civili e religiose. Ma nè il sindaco, nè il Vescovo diocesano ne sapevano niente.
Leggere quello che il loro Vescovo, Mons. Maggiolini, ha scritto sulla vicenda…
Mons. Sleiman racconta le speranze della popolazione: “Anche se non sanno bene cosa votano gli irakeni intravedono un Paese più stabile”. La Costituzione è troppo “etnica e confessionale”.
Baghdad (AsiaNews) – Tutti a piedi a Baghdad e in gran numero si recano alle urne. Tra violenze quotidiane e paura, il referendum sulla Costituzione in Iraq sta registrando una buona affluenza; ci sono file ordinate di cittadini davanti ai seggi nella capitale, Bassora, Falluja e a Kirkuk.
Il vescovo dei latini di Baghdad, mons. Jean Baptiste Sleiman, commenta ad AsiaNews l’importanza del voto che “anche se non pienamente consapevole” rappresenta un “importante esercizio di educazione alla democrazia”. (altro…)
Testa di turco
Alla vigilia delle trattative per l’ingresso della Turchia nella Ue, due sondaggi internazionali rivelano un quadro inquietante…
Operazione Califfato
L’escalation degli attentati di Al Qaida comincia a far pensare che lo scenario della Quarta guerra mondiale disegnato da alcuni analisti americani (e non solo) sia tutt’altro che un esercizio intellettuale di strateghi e politici…
Daniel Pipes
FrontPageMagazine.com
20 giugno 2005
Pezzo in lingua originale inglese: A Madrassah in Bridgeview, Illinois
Probabilmente le scuole islamiche costituiscono il settore meno conosciuto della vita istituzionale musulmana negli Stati Uniti, agendo prevalentemente fuori dalla sfera dell’opinione pubblica ma trasmettendo parecchi segnali rivelatori della loro radicalizzazione. Quando un reporter ha la rara opportunità di intervistare docenti e studenti, specie avendo un fotografo al seguito, ciò rappresenta un’importante occasione.
«Noi cristiani in Terra Santa bersaglio dell’odio islamico»
Il custode dei Luoghi sacri denuncia: stupri e violenze, l’Autorità palestinese non li punisce
Un dossier racconta di assalti, stupri, omicidi, a volte compiuti anche da agenti in divisa
Il neo-custode dei Luoghi sacri, padre Pierbattista Pizzaballa, denuncia: «Le comunità cristiane in Terra Santa sono vessate dagli estremisti islamici. E spesso avviene che ci si scontri con le autorità palestinesi che non puniscono gli aggressori». Il padre francescano, che rappresenta l’istituzione preposta a garantire gli interessi della Chiesa nei luoghi sacri, è in possesso di un dossier: «Sono 93 casi di vessazioni commesse ai danni di cristiani negli ultimi anni». Si tratta di stupri e omicidi a volte compiuti da agenti in divisa.