Gli investigatori marcano stretto i «missionari islamici»
Dal rapporto del servizio segreto per la sicurezza interna emerge che adesso sono tenuti sotto controllo anche gli esponenti del movimento Tabligh di origine indo-pakistana ma diffuso a livello mondiale
VARESE. Abdelmajid Zergout, l’imam della moschea di Varese arrestato sabato scorso e sul quale pendeva un mandato di arresto per il reato di terrorismo, è solo l’ultima delle guide spirituali musulmane ad essere incappato nelle maglie della giustizia italiana.
– 17 febbraio 2003: L’imam di Milano Abu Omar viene rapito da agenti della Cia e trasferito in Egitto, dove viene recluso. Al momento del rapimento Abu Omar era indagato dalla Procura di Milano perché sospettato di far parte di organizzazioni fondamentaliste islamiche. Il processo per il rapimento di Abu Omar vede indagati anche agenti della Cia, funzionari ed ex funzionari del Sismi.
– 1 aprile 2003: Il tunisino Mourad Trabelsi, imam di Cremona, viene arrestato perché accusato di far parte di una cellula terroristica attiva nella provincia lombarda. Con lui viene arrestato anche l’ex imam di Firenze, il marocchino Mohamed Rafik, accusato di far parte della stessa organizzazione.
– 24 giugno 2003: Viene arrestato il marocchino El Mahfoudi, imam di Gallarate (Varese), sospettato di avere contatti con gli attentatori delle Torri Gemelle.
– 17 novembre 2003: Abu Sayyaf, imam di Carmagnola (Torino), viene espulso dall’Italia dall’allora ministro degli Interni Giuseppe Pisanu per «gravi motivi di turbamento dell’ordine pubblico e di pericolo per la sicurezza dello Stato».
– 18 maggio 2005: Viene arrestato l’egiziano Abu Imad, imam della moschea di viale Jenner a Milano. Per lui l’accusa è quella di aver organizzato l’espatrio di giovani maghrebini pronti a praticare il jihad in Iraq e in altre zone dell’area mediorientale.
– 21 luglio 2007: Viene arrestato Korchi El Mostapha, imam di Ponte Felicino, in provincia di Perugia, sospettato di svolgere opera di istruzione e addestramento all’uso delle armi e alle tecniche di combattimento proprie delle azioni terroristiche.
– 9 gennaio 2008: Viene espulso dall’Italia, con un decreto del ministro dell’Interno Giuliano Amato, l’imam di Torino Mohamed Kuhaila, dopo la diffusione di un video in cui compaiono alcuni fondamentalisti islamici impegnati in propaganda all’interno della moschea di sua competenza.
– 19 febbraio 2008: Viene arrestato l’imam algerino del campo nomadi del Poderaccio di Firenze, reo di aver violato l’ordine di espulsione dal territorio nazionale emesso a suo carico nel 2006 dal questore di Crotone. Abu Sayyaf, imam di Carmagnola, venne espulso «per gravi motivi di pericolo per la sicurezza dello Stato»
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