Lo scorso 12 marzo Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) si è pronunciata su due casi che interessano l’obiezione di coscienza in relazione alle pratiche abortive, negando alle ricorrenti tale diritto.
Le sentenze dimostrano che si vuole far passare l’aborto come un’operazione chirurgica al pari di un’altra: è quindi necessario silenziare chi ricorda che l’aborto è un assassinio.
Una decisione presa poi non avvalendosi della formula della sentenza bensì con “decisione di irricevibilità” – in tal modo non è possibile far ricorso – e assunta da una Commissione composta solo da tre membri: si adotta un organico così ridotto quando le questioni non sono molto complesse.
Abruzzo, RU486: un coraggioso NO alla macelleria del Governo PD
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La Regione Abruzzo (nella foto accanto il Governatore sen. Marsilio da Papa Francesco) ha ritenuto inapplicabile la circolare del Ministro Speranza sull’aborto a domicilio fai-da-te.
Pertanto, ha inviato a tutte le ASL una forte raccomandazione di somministrare la RU486 preferibilmente in ambito ospedaliero e non presso i consultori familiari (1)
. - Si pensi che, in Emilia-Romagna nel 2019, ben 49 donne hanno avuto complicanze dopo l’assunzione della pillola omicida (2): un vero e proprio pesticida umano
. - Dopo Piemonte (3) e Marche (4), l’Abruzzo diviene così la terza Regione guidata dal Centro-Destra a tutelare la salute delle donne.
Contro le donne, invece, la Regione Lazio guidata dal segretario del Partito Democratico (5). Un partito che ha confermato il suo orientamento pro-morte, manifestato già dal 25 marzo (ahimè!) del 2014 (6)
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