Staminali vuole sempre l’aggettivo…”ADULTE”

L’equivoco provocato fra cellule staminali “adulte” ed embrionali

“Staminali vuole sempre l’aggettivo”. Così titola il quotidiano “il Foglio” in un editoriale del 24 novembre 2004. C’è “una strana sindrome, dice l’editoriale, che coglie non pochi commentatori e politici italiani quando si parla di staminali [:] […] abbinare ritualmente alla notizia dei successi delle staminali adulte l’anatema contro chi contesta l’uso della staminali embrionali”.

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LIGURIA Carenza di fondi per i servizi sanitari, ma non per l’aborto

In un paesino della Liguria, stanziati soldi per un reparto ospedaliero destinato agli aborti

Decisione di trasferire all’ospedale di Cairo Montenotte (SV), il reparto di day surgery ginecologico, dove vengono praticate, in modo particolare, le interruzioni di gravidanza. Ma nell’ospedale manca persino un reparto maternità…

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Cure palliative al bivio: eliminare la sofferenza non il sofferente

di Claudia Navarini

Negli ultimi trent’anni si è sviluppato un sempre maggiore interesse dell’assistenza sanitaria nei confronti della cura ai morenti o, come più frequentemente vengono chiamati, ai “malati terminali”. Tale assistenza ha progressivamente acquisito nuove possibilità ed ambiti di intervento, per varie ragioni: l’allungamento della vita che ha generato un alto numero di persone (per lo più anziani) con problemi di malattia cronica e/o degenerativa inguaribile; l’affinamento delle competenze nel trattamento dei sintomi correlati alla fase terminale di malattia, soprattutto del dolore; la sensibilità delle società occidentali per le problematiche legate alla cosiddetta “qualità della vita”; la disponibilità economica dei paesi industrializzati di predisporre personale, tecnologia e strutture anche per coloro che non hanno più realistiche possibilità di guarire o di migliorare il quadro clinico complessivo, laddove questi pazienti , in contesti socio-economici disagiati sono generalmente lasciati alle cure esclusive della cerchia familiare.

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Portavoce vescovi USA: la pillola abortiva RU-486 deve essere ritirata

Gli Stati Uniti prevedono restrizioni sul farmaco RU-486 dopo la morte di una donna

WASHINGTON, D.C., mercoledì, 17 novembre 2004 (ZENIT.org).- La decisione del Governo di modificare le indicazioni contenute nella confezione del farmaco RU-486, presa in seguito alla morte di una donna che aveva fatto uso della pillola abortiva, non è sufficiente, ha affermato una portavoce dei vescovi USA.

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Una tragica verità scientifica occultata dalle lobbies

La pillola che uccide

Inventata negli anni Cinquanta da Gregory Pinkus, è diventata il contraccettivo usato da milioni di donne in tutto il mondo. Che però non sanno tutta la verità: la pillola provoca una serie impressionante di aborti precoci, che nessuna statistica ufficiale potrà mai descrivere con precisione.

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