Prematuri. Basta col dibattito su come “non curare”
Dalla parte dei piccolissimi
A ventitré settimane un prematuro su quattro, se curato, vive. E non è più molto diffusa nemmeno la disabilità
di Carlo Bellieni
Dalla parte dei piccolissimi
A ventitré settimane un prematuro su quattro, se curato, vive. E non è più molto diffusa nemmeno la disabilità
di Carlo Bellieni
Intervista a Bruno della Piccola
presidente dell\’associazione Scienza&Vita
È
Questo esperimento deve essere oggetto di una profonda riflessione, per domandarci che di tipo di uomo vogliamo consegnare alle prossime generazioni…
Svelare l’ambiguità delle parole
La parola “feto” dovrebbe essere bandita dall’uso comune. Nell’epoca delle ecografie a quattro dimensioni e degli studi comportamentali, sappiamo benissimo che non esiste differenza sostanziale tra il bambino prima della nascita e dopo il parto…
di Carlo Bellieni
Sylvie Menard, sessant’anni, nata a Parigi, sposata con un figlio, è direttore del Dipartimento di Oncologia sperimentale dell’Istituto dei Tumori di Milano, dove lavora dal 1969. Ex allieva di Umberto Veronesi, attualmente fa parte del Comitato per la umanizzazione della medicina voluto dal ministro Livia Turco. Già sostenitrice dell’eutanasia, la dottoressa Menard ha dichiarato in un recente convegno a Milano che da quando si è scoperta malata la sua prospettiva su questi temi è cambiata. (altro…)
Se il medico vuole uccidere il paziente
La maggioranza dei camici bianchi è favorevole all’eutanasia, ma solo l’1,4% dei malati chiede di praticarla. Gli incurabili desiderano essere assistiti, non uccisi. Ma nessuno sembra dar loro ascolto.
di Stefano Lorenzetto
Intervista
«È ideologico perseverare sugli embrioni»
Kenner, docente a Vienna: «Chi insiste su questa strada lo fa per interessi diversi da quelli scientifici»…
di Riccardo Cascioli
ADDIO SACRIFICABILITÀ DELL’EMBRIONE,
VERO CHOC DEL PENSIERO UNICO LIBERTARIO
La cosa sorprenderà il pubblico che da anni – e quanto, in Italia, ai tempi del referendum sulla procreazione assistita – si è sentito ripetere che l’unica speranza per curare Alzheimer e Parkinson passava attraverso le staminali embrionali, ovvero per la distruzione di embrioni…
di Marina Corradi
LA SFIDA ETICA
Londra apre la strada
all’uomo-bestia
La notizia bomba, che fa il giro del mondo: l’Hfea (Human Fertilisation and Embryology Authority), l’Authority inglese che si occupa di fecondazione in vitro e ricerca sugli embrioni umani, ha dato il suo via libera alla creazione di embrioni interspecie uomo/animale a due gruppi di ricerca che ne avevano chiesto l’autorizzazione. Il neurobiologo Angelo Vescovi fa notare che non si tratta proprio di un «via libera», ma nel migliore dei casi si tratta di un mezzo passo in avanti…
Intanto mons. Elio Sgreccia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ha dichiarato senza mezze misure: «Atto mostruoso contro la dignità umana». «Il governo britannico ha ceduto di fronte alle richieste di un gruppo di scienziati certamente senza morale. Ora è necessario che la comunità scientifica tutta si mobiliti quanto prima. Il mondo della scienza ma anche i singoli Stati cambino direzione e non si lascino sopraffare da studi le cui conseguenze non sono state calcolate», così si espresso mons. Sgreccia in una intervista al Corsera che pubblichiamo integralmente.
1) Mostri creati e poi uccisi di mons. Elio Sgreccia
2) Macché chimera, questa sembra una vera bufala
3) L’incubo delle «chimere»
4) Cinque definizioni, un solo obiettivo
Contro la legge 40 rispunta il partito dell’ootide
A luglio le nuove linee guida, biocongelatori all’ attacco…